di Serena Lari
La vita: una continua trasformazione Yin-Yang e viceversa
Secondo la MTC tutto il cosmo può essere rappresentato con un sistema binario.
Lo Yin e lo Yang sono le due forze, i due poli, che determinano l’esistenza nel loro continuo fluire, nella loro continua trasformazione.
La vita non c’è senza questo movimento allo stesso tempo questo movimento non ci sarebbe se non ci fosse la vita… i due sono quindi imprescindibili l’uno dall’altro.
L’equilibrio tra Yin e Yang nello Shiatsu
Durante un trattamento shiatsu bisogna porre l’attenzione sull’equilibrio tra questi due aspetti essenziali senza i quali la vita non potrebbe essere.
Lo Yin dalla Terra sale verso il Cielo e lo Yang dal Cielo scende verso la Terra; l’Uomo è l’intermediario tra queste due forze universali e viene attraversato da esse.
Lo Yin e lo Yang, il pieno e il vuoto, il pesante e il leggero, il lento e il veloce… sono contrapposti e complementari ed è il Qi, nel suo aspetto vitalistico, a determinare il loro movimento.
L’operatore deve saper valutare lo stato generale del Qi che, attraverso i meridiani, percorre il corpo.
Il principio Yin-Yang nei trattamenti
Ho avuto l’opportunità di eseguire due trattamenti a distanza di 15 giorni l’uno dall’altro, su una donna di 40 anni…
Il primo trattamento di valutazione generale del soggetto, in posizione supina, ha mostrato un notevole squilibrio tra la parte dx e la parte sx (evidentemente più tesa e contratta); ed uno Yang predominante che non lascia salire in maniera corretta lo Yin.
Per cercare di rendere accogliente il trattamento inizio dalla testa, passo poi all’addome con l’intenzione di metterli in relazione tra loro.
Il suo punto Qi Hai (mare del Qi) mi richiede un po’ di tempo in quanto, oltre alle normali pulsazione dell’aorta addominale, percepisco una certa rigidità.
Questo punto strategico, posto poco sotto l’ombelico, è il baricentro del nostro corpo ed è il centro vitale per eccellenza, custode della forza pranica di tutti i meridiani. Quest’ultimi, immergendosi in nell’Hara, annullano il loro psichismo e le loro distonie, questo ripulirsi permette in seguito al Qi di riemergere rigenerato, acquisendo nuove identità.
Prendo gli otto punti di tradizione taoista intorno all’ombelico…
trovo la parte sx molto scarica mentre nella dx sento pienezza; tenendo in considerazione l’archetipo della croce, decido di andare a verificare in che stato si trovino gli elementi Legno e Metallo ipotizzando che il primo vada sostenuto ed il secondo lavorato con attenzione…
Mi sposto sui Tre Riscaldatori, i calderoni alchemici, nei quali avviene una trasformazione, una distillazione: il Riscaldatore Inferiore (RI) gestisce il sistema nervoso di base, quegli aspetti non controllati dalla parte corticale; il Riscaldatore Medio (RM) è il centro degli aspetti emotivi, è il fuoco digestivo, la capacità di digerire le emozioni; il Riscaldatore Superiore (RS) è l’addetto alla trasformazione dei pensieri interni ed esterni.
Sotto il mio pollice sento cerco di cogliere la condizione del RI (soffermandomi sul punto 4 CV Guan Yuan) che del RM (punto 12 CV Zhong Wan). Li trovo tendenzialmente troppo accoglienti (scarichi), mentre RS (punto 17 CV Tan Zhong) che è sede delle emozioni lo percepisco impenetrabile e fatico a tenere il punto.
Passo poi alle spalle-braccia…
valuto con attenzione e lentezza il meridiano Polmone che è tonico nella sua parte iniziale, man a mano che mi avvicino alla mano diventa sempre più ricco di punti distonici, lo riequilibrio tenendo come punto madre Barriera Interna (6 MC Nei Guan) che è fortemente connesso allo Shen, lo psichico umano più elevato, ed aiuta a tenere la mente lucida.
Scendo dal costato creando alleggerimenti ed arrivo alle gambe per valutare l’elemento Legno: il meridiano Vescica Biliare è molto scarico in entrambi i lati mentre il meridiano Fegato risulta accogliente sulla sx e decisamente carico nella parte alta (coscia) a dx con spiccata sensibilità, lo riequilibrio agendo sul punto 6 Milza (Riunione dei 3 Yin).
Torno sul punto Qi Hai che adesso respira in maniera armonica…
Attraverso la valutazione dei Tre Riscaldatori decido di eseguire il secondo trattamento in posizione prona per sostenere e rafforzare il Jing del Rene (che è la parte più yin del Qi) e per lavorare il meridiano yang di riferimento dell’acqua (il meridiano Vescica Urinaria).
La posizione non è comoda per la mia ricevente, le scapole non permettono alle spalle di rilassarsi e di conseguenza la testa fatica a trovare una posizione.
Inizio a trattare il Tae Yang (Grande Yang, localizzato lungo i percorsi dei meridiani Intestino Tenue e Vescica Urinaria), con l’intenzione di concentrarmi inizialmente sulle scapole per farle rilasciare.
Passo sulla schiena soffermandomi attentamente con il palmo sui Tre Riscaldatori.
Trattandoli trovo: il RI molto scarico e poco reattivo (Jing scarico); Il RM mi da una sensazione strana potrei dire di averlo trovato “scricchiolante”(Qi indeciso); ilRS, a differenza degli altri due, carico ed in tensione (Shen bloccato).
Continuo il trattamento sulle tre linee della schiena e trovo conferma all’ipotesi precedente: le fossette (Jing) sono atoniche; il primo ramo vescica (Qi) si lascia trattare con difficoltà, in alcuni punti sembra sparire per poi riapparire carico e dolente, in modo particolare sui punti Shu di Milza, Stomaco e Fegato (soprattutto a dx); il secondo ramo Vescica (Shen) risulta avere molti punti carichi.
Finisco scendendo sulle gambe..
con il meridiano di Vescica per poi risalire con quello del Rene fino all’interno coscia e mi accorgo da subito che quest’ultimo va rinforzato e sostenuto in quanto il mio dito affonda con troppa facilità.
Il Qi, nei meridiani Acqua, dovrebbe scorrere fluido ma la percezione che mi resta è quella di un corso d’acqua che in alcuni punti sparisce sotto terra ed in altri riaffiora esitante.
Ho la sensazione che lo Shen sia molto forte a discapito di uno Jing in deficit, è probabile che il suo Qi non riesca a sostenerli e a metterli nella giusta comunicazione.
Questa triade la troviamo in ogni singolo elemento, sono i tre aspetti del Qi, della vita: sono la forza mentale, emotiva e vegetativa; si sostengono e si trasformano.
Spagiria e Shen
Facendo un parallelismo tra la nostra tradizione occidentale spagirica lo Shen è lo Zolfo, l’aspetto mentale, il Jing è il Sale quindi la parte somatica, mentre il Qi è il Mercurio ovvero la parte emotiva. Quest’ultimo nella mitologia era il messaggero degli dei, colui che viaggiava da un posto ad un altro per mettere in comunicazione il mondo divino con quello terreno.
E’ il rapporto mente-corpo, ogni pensiero, infatti, ha sempre una manifestazione sull’organismo, sia essa positiva che negativa.
Sono i nostri schemi mentali sbagliati che nel tempo ci procurano distonie fisiologiche, posturali e articolari.
Nella mia pratica Shiatsu l’ambizione centrale è quella di ripristinare questo equilibrio: mente psiche e corpo, per una migliore qualità della vita.