Le qualità yin-yang dei Meridiani

di Francesca Bonsignori, direttore didattico scuola per operatori Shiatsu EFOA International

Le qualità yin – yang dei Meridiani

Secondo il sistema della Medicina Tradizionale Cinese, le funzioni vitali sono rappresentate nel corpo umano dai meridiani, ed eventuali squilibri sono individuabili dalle condizione dei meridiani corrispondenti, e riequilibratili attraverso gli stessi.

Ogni meridiano porta il nome di un organo, il quale non è dunque semplicemente una macchina funzionale con una determinata localizzazione fisica, ma è un insieme di qualità e funzioni sia fisiche che psichiche, e si estende nel corpo sia come tragitto che come interconnessione con gli altri meridiani, organi e funzioni.

Le qualità yin-yang dei meridiani

Una prima qualità che attribuiremo a ciascun meridiano viene proprio dal concetto yin-yang. Semplificando, vengono classificati alcuni meridiani come yin, ed altri come yang, ma è necessario sottolineare nuovamente che si tratta di un concetto relativo.

Tra i 12 meridiani principali, 6 sono yin (Polmone, Milza, Cuore, Ministro del Cuore, Reni, Fegato) e 6 sono yang (Intestino Crasso, Stomaco, Intestino Tenue, Triplice Riscaldatore, Vescica Urinaria, Vescica Biliare).
Tra i 6 meridiani yin, 3 partono dal piede e arrivano al torace, 3 partono dal torace e arrivano alla mano.

Tra i 6 meridiani yang, 3 partono dalla mano e arrivano alla testa, 3 partono dalla testa e arrivano ai piedi.
Infatti nel corpo umano il massimo dello yang lo troviamo nella testa, il massimo dello yin nel torace.

Il basso è yin rispetto all’alto yang. Lo yin tende a salire, lo yang a scendere. Lo yin è interno, lo yang esterno. L’addome è yin, la schiena è yang.

Naturalmente si tratta di una semplificazione attribuire ad un meridiano una qualità esclusivamente yin oppure esclusivamente yang, in quanto una parte di yang è sempre presente nello yin e viceversa. Le precedenti attribuzioni indicano che un determinato meridiano, ad esempio quello della Vescica Urinaria, ha più qualità yang rispetto a quelle yin.

Non solo, ma il suddetto meridiano non è “uniformemente” yang in tutta la sua estensione, ma il rapporto yin-yang varia costantemente nel percorso del meridiano, che mano a mano che dalla testa si avvicina ai piedi diviene più yin, o meglio, acquisisce sempre più caratteristiche yin.

E ancora, secondo l’ora del giorno, il meridiano è più o meno attivo, seguendo il ciclo nictemeriale di cui parleremo: quando è attivo è più yang, quando è passivo (o meglio, lontano dall’orario di massima attività) è più yin.

Un mutare analogo alla natura

Questo progressivo mutare di qualità è analogo a quanto avviene in natura. Di giorno la luce muta costantemente, al salire e scendere del sole, ed è diversa rispetto al giorno precedente e successivo.

I meridiani yang del braccio all’inizio del loro percorso sulle estremità delle dita delle mani hanno una qualità yang minima, sia pur con un’enorme potenzialità. Analogamente, all’alba luce e calore solari sono minimi quantitativamente, ma carichi di potenza, la stessa forza slanciante della giovinezza.

Queste qualità solari le percepiamo dunque molto più attive rispetto al tramonto, quando percepiamo il decrescere e lo spegnimento della vita, e addirittura più attive rispetto al mezzogiorno.

Nell’arco dell’anno avviene la stessa cosa, in primavera è apprezzabile lo slancio della vita che si sta preparando ad esplodere, ancor più rispetto all’estate quando il termometro misura temperature più alte e le giornate sono più lunghe.
Le forze dell’alba e dell’analoga primavera sono chiamate Piccolo Yang (Chao Yang), dove si registra la massima potenzialità yang, che si esprime al massimo a mezzogiorno e in estate, caratterizzate dal Grande Yang (Tae Yang).

Le forze del tramonto e dell’analogo autunno sono chiamate Piccolo Yin (Chao Yin), dove si registra la massima potenzialità yin, che si esprime al massimo a mezzanotte e in inverno, caratterizzate dal Grande Yin (Tae Yin).

Ancora, i momenti di Piccolo Yang e Piccolo Yin li troviamo all’equinozio di primavera e all’equinozio di autunno. I momenti di Grande Yang e Grande Yin li troviamo nei solstizi d’estate e d’inverno.

Il percorso dei meridiani

Tornando al percorso dei meridiani, nelle mani domina la forza del Piccolo Yin, in quanto zona di inversione dallo yin allo yang, o meglio, zona dove il Grande Yang ha ceduto completamente le sue qualità a favore dello yang nascente.
Nei meridiani yang del braccio (chiamati yang della mano), lo yang cresce fino alla testa, dove domina il Grande Yang.

Nei piedi domina il Piccolo Yin, avendo il Grande Yang diminuito progressivamente le qualità yang, fino a lasciare il campo allo yin nascente.
Dai piedi lo yin va a crescere sempre di più salendo lungo i meridiani yin, fino a raggiungere la sua massima espressione nell’addome-torace, dove domina il Grande Yin.

Tra i quattro riferimenti mani – testa – piedi – tronco, mani e piedi corrispondono ai momenti in cui le qualità vitali, yin o yang, pur presenti al minimo quantitativamente, si mostrano e fanno percepire molto di più la loro azione rispetto alle zone testa e tronco dove sono massimi.

Questo in ambito shiatsu vuol dire che alle estremità troviamo i punti più sensibili, più delicati, punti dove si attivano i facilmente i processi di somatizzazione, ma dove l’azione riequilibrante dello shiatsu è particolarmente significativa.

D’altra parte è evidente da esperienza quotidiana quanto nei periodi vicini all’equinozio di primavera e di autunno emergano maggiormente i sintomi, come sia delicato abituarsi al caldo o al freddo, e soprattutto agli psichismi di queste stagioni (ad esempio in primavera per alcuni aumentano le difficoltà a svegliarsi la mattina, mente in autunno è facile cadere in atteggiamenti depressivi).

Nello schema che illustra questi principi è riportato uno dei 3 cicli, composto dai 4 meridiani connessi tra loro: Intestino Crasso – Stomaco – Milza – Polmone.

I 3 cici di 12 meridiani descritti da questo modello sono:
Intestino Crasso – Stomaco – Milza – Polmone
Triplice Riscaldatore – Cistifellea – Fegato – Ministro del Cuore
Intestino Tenue – Vescica – Reni – Cuore

 

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